Amministrazione

Nuovi distintivi di qualifica – necessario apportare modifiche rispetto a quelli proposti

Nuovi distintivi di qualifica – necessario apportare modifiche rispetto a quelli proposti

Report riunione con il Vice Capo della Polizia Pref. Alessandra Guidi

 

Ieri, 6 Settembre 2017, il Vice Capo della Polizia ha incontrato la Uil Polizia insieme alle altre OO.SS. per un confronto preventivo sul tema dei nuovi distintivi di qualifica da introdurre con decreto interministeriale come previsto in costanza dell’attuazione delle norme sul riordino delle carriere.

Sono state proposti alla visione ed alla valutazione dei Sindacati, alcuni modelli di quelli che dovranno essere i nuovi distintivi di qualifica da introdurre con Decreto interministeriale in corso di elaborazione.

I modelli proposti, ad una prima ed immediata valutazione, non hanno incontrato il favore della Uil Polizia e pressocchè di nessuna delle Sigle Sindacali presenti.

Abbiamo osservato come per raggiungere gli obbiettivi di rinnovamento, efficienza, meritocrazia, razionalizzazione dell’Asset della Polizia di Stato, che hanno ispirato il Riordino, sia necessario elaborare disposizioni certe sulle mansioni e le responsabilità degli operatori di polizia ponderate rispetto ai ruoli e le qualifiche, norme chiare sull’articolazione degli uffici e sulle modalità di erogazione dei servizi ivi compresi i protocolli d’intervento.

Oltre ai miglioramenti economici i poliziotti italiani chiedono di vivere in un ambiente di lavoro efficiente ove vi sia una certezza delle mansioni, degli incarichi da svolgere, dei rapporti gerarchici e che tutto ciò non sia lasciato all’interpretazione di norme datate, eccessivamente stratificate e poco chiare che lasciano spazio a confusione, arbitrio, prevaricazione.

Il riordino introduce nuove qualifiche e nuove denominazioni al numero già sproporzionato di qualifiche esistenti con in rischio di ingenerare ancora più difficoltà nei rapporti e nell’efficienza dell’Amministrazione.

E’ superfluo rammentare l’importanza dei distintivi di qualifica e come essi rappresentino in maniera simbolica ed immediata la struttura gerarchica e funzionale della nostra Amministrazione.

 

OSSERVAZIONI SUI DISTINTIVI PROPOSTI ALLE OO.SS.

Ass.C./Sov.C. Coordinatori.

Tali distintivi debbono avere un elemento visivo che richiami la proiezione di tali denominazioni al ruolo immediatamente superiore se si vuole realmente valorizzare la professionalità e l’esperienza conferendo una concreta valenza apicale a tali denominazioni.
Abbiamo proposta l’introduzione di elementi grafici quali una barretta dorata per gli Ass.C.C. e di un rombo per i Sov.C.C.

Ruolo direttivi fase transitoria

Una netta contrarietà è stata manifestata per la diversificazione tra i distintivi delle qualifiche del ruolo direttivo previste nella fase transitoria tra i funzionari che hanno effettuato un percorso ordinario e coloro che accederanno tramite concorso a titoli.

Per questi ultimi è prevista una colorazione più scura delle stelle sui distintivi di qualifica.
Sfugge la ragione di tale iniziativa che evoca ancora una volta una diversificazione ed una ribadita impenetrabilità del ruolo dall’interno. Una simbolica negazione del principio delle “carriere aperte dalla base”. Soricamente nell’ambito militare la colorazione scura delle stesse si usa quando vi sia una esigenza di mimetizzazione degli ufficiali per operazioni sul campo di battaglia, quanto di più lontano dall’utilizzo previsto per i nuovi direttivi della Polizia di Stato. I distintivi di qualifica devono essere uguali qualunque sia stato il percorso per accedere al ruolo che è e deve essere raffigurato come unico.

Commissario Capo

A regime, secondo la proposta sottopostaci, scomparirebbe la torre sul distintivo di qualifica di Commissario capo e verrebbe equiparato a quello del Capitano CC con tre stelle.

Inutile premettere gli elementi di diversificazione esistenti tra l’Arma e la Polizia di Stato, recentemente ribaditi dal Ministro Minniti che ha rilanciato la prospettiva di una vocazione rurale dell’utilizzo dell’Arma, che noi condividiamo.

Il Commissario Capo può svolgere il ruolo di Autorità Locale di Pubblica Sicurezza e nei servizi di O.P. ha una responsabilità diversa e maggiore di un Capitano dell’Arma. Una responsabilità di grande rilievo perche’, come si è visto anche di recente, è il primo a pagare personalmente. Tutto ciò deve avere un riscontro visivo immediato anche su strada conservando la torre sul distintivo di qualifica del

Commissario Capo nonostante la formale equiparazione parametrale che nulla ha a che vedere con le funzioni svolte.

Recepite le nostre osservazioni che sono state considerata un importante e propositivo contributo dal Vice Capo della Polizia, il confronto è stato aggiornato alle prossime settimane stante l’urgenza e la complessità dell’elaborazione del decreto interministeriale che dovrà prevedere anche i distintivi di qualifica di altre forze di polizia.

 

Il Comunicato: REPORT RIUNIONE DISTINTIVI

 

 

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