Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha pubblicato ieri la tabella dei trasferimenti del personale del ruolo agenti e assistenti della Polizia di Stato, che entreranno in vigore a partire dall’8 settembre 2025, in concomitanza con l’immissione in ruolo del 229° corso di formazione per allievi agenti.
Su un totale di 3.110 unità movimentate – tra 1.957 trasferimenti e 1.153 nuove immissioni – nella provincia di Lecce sono stati assegnati appena due nuovi agenti.
“È come se fossimo tornati ai tempi più bui del blocco delle assunzioni, quando, per motivi di risparmio nella spesa pubblica, non si registravano ingressi in una delle province con l’età media dei lavoratori tra le più alte d’Italia”, dichiara il Segretario Nazionale della UIL Polizia Giampiero Spedicato, in servizio proprio a Lecce.
Il Dipartimento ha previsto inoltre l’invio temporaneo di 27 agenti, provenienti da altre regioni, esclusivamente per il periodo estivo (dal 1° luglio al 1° settembre), a supporto dei servizi di vigilanza stagionale. Un intervento palesemente insufficiente e non strutturale, che sembra ignorare la realtà di una provincia che presenta criticità operative durante tutto l’anno, non solo d’estate.
Tra l’altro, considerando i suoi 222 chilometri di costa – probabilmente il litorale più esteso d’Italia – e centinaia di migliaia di turisti attesi nei mesi caldi, Lecce riceve un supporto numericamente irrisorio per il periodo estivo. Basti pensare che, in proporzione, ad Ascoli Piceno sono state assegnate 15 unità e a Udine 14, solo per citare due esempi, sempre a titolo provvisorio. “Senza dimenticare, poi, che anche i poliziotti di questa provincia hanno diritto a godere delle ferie, come tutti i lavoratori”, sottolinea ancora Spedicato.
I numeri parlano chiaro:
- nel 2024, a fronte di 36 nuove assegnazioni, si sono registrati 56 pensionamenti;
- nel 2025, finora, 26 ingressi a fronte di 44 uscite (quiescenza);
- per il 2026, si prevede un ulteriore esodo di altri 44 dipendenti (sempre in pensione).
In due anni, l’aumento organico teorico di 62 unità è stato completamente azzerato, con un saldo negativo di -38 operatori. Se non ci sarà un cambio di rotta immediato, il quadro a partire da dicembre rischia di diventare drammatico.
La UIL Polizia denuncia inoltre una gestione discutibile delle risorse già in servizio. “Abbiamo tollerato, ad esempio, l’iniziativa del nuovo questore di Lecce, che dopo un servizio d’ordine pubblico legato a una partita del Lecce ha impiegato parte del personale per controlli amministrativi presso esercizi commerciali – prosegue Spedicato – oppure l’impiego massiccio del personale del Commissariato di Otranto il 1° giugno, in occasione di una gara calcistica locale, senza tener conto delle regole previste dall’Accordo Nazionale Quadro per i servizi nei giorni festivi, e questo solo per fare alcuni esempi.”
Se il Ministero pensa di colmare i vuoti drammatici degli organici facendo affidamento sui “miracoli” dei questori e “spremendo” fino all’osso le risorse umane disponibili, noi diciamo basta. Non siamo più disposti ad accettarlo.
La UIL Polizia è pronta a dare voce al disagio quotidianamente, anche attraverso forme di protesta pubblica e plateale, che coinvolgeranno cittadini e rappresentanti della politica.
La provincia di Lecce merita attenzione. Merita rispetto.