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Atto ordinativo unico riorganizzazione Dipartimento P.S. – Esiti confronto sulla mobilità del personale

Atto ordinativo unico riorganizzazione Dipartimento P.S. – Esiti confronto sulla mobilità del personale

La mobilità del personale connessa all’attuazione dell’Atto Ordinativo Unico della riorganizzazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza è stata oggetto, nella mattinata odierna, di un confronto fortemente sollecitato, ai vertici della nostra Amministrazione, da questa Federazione .

In apertura di confronto la delegazione dell’Amministrazione, presieduta dal Vice Capo Vicario, Prefetto Pellizzari e composta dal Prefetto dr. Bracco, Direttore della Segreteria del Dipartimento, dal Prefetto dr. Scandone, Direttore della Direzione Centrale Affari Generali e Politiche del Personale, dal Prefetto dr.ssa Vaccaro, Direttore della Direzione Centrale Servizi Tecnico Logistici e dal Vice Prefetto dr.ssa De Bartolomeis, Direttore Ufficio per Relazioni Sindacali del Dipartimento, ha rappresentato la volontà di ultimare, entro il mese di luglio p.v., l’attuazione dell’Atto Ordinativo Unico con la costituzione del c.d. “Polo Unico di acquisti e spese” da realizzare presso la Direzione Centrale Servizi Tecnico Logistici e Gestione Patrimoniale.

A seguito di tale incombenza sarà abbinata una conseguente riorganizzazione degli spazi in uso ad alcuni uffici dipartimentali, alcuni dei quali saranno allocati nella palazzina H dello stabile di Castro Pretorio (oggetto di recente ristrutturazione) e dello stabile di Via Somma Campania – Roma.

La mobilità, solo logistica e non di impiego, riguarderà nr.1088 colleghi, tra cui nr. 106 dovrà cambiare plesso lavorativo e, di quest’ultimi, nr.37 sarà destinatario dello spostamento logistico più disagevole, dal Compendio Tuscolano al Compendio Castro Pretorio.

Per questi 37 colleghi, la quasi totalità appartenente ai ruoli Tecnico Scientifico e Professionale, l’Amministrazione ha rappresentato l’avvio di una movimentazione entro il mese di luglio, con la possibilità di analizzare, caso per caso, le effettive situazioni di criticità familiare e/o personale che possano rendere tale movimentazione ulteriormente insostenibile e pertanto rivedibile.

Questa Federazione ha in apertura del proprio intervento evidenziato che l’appuntamento odierno ha finalmente ripristinato un imprescindibile modello di confronto con le OO.SS., assolutamente necessario per garantire i sacrosanti diritti del personale.

Con fermezza è stata manifestata la nostra piena contrarietà alla movimentazione dei colleghi in questione ritenendo irricevibile un modello di organizzazione di delicati uffici e direzioni dipartimentali da coniugare con la insostituibilità di nr. 37 colleghi, la cui gran parte appartenente al ruolo esecutivo.

Altrettanto irricevibile è, per questa Federazione, un modello di mobilità che non tenga in debita considerazione delle aspettative professionali e dei percorsi lavorativi dei colleghi, oltre che delle legittime esigenze familiari e personali.

In chiusura d’intervento è stato chiesto, in alternativa alla movimentazione, di valutare solo imprescindibili provvedimenti temporanei di aggregazione, finalizzati all’acquisizione delle nuove competenze da parte del personale già in forza presso la predetta Direzione e, al contempo e in analogia con le altre Pubbliche Amministrazioni, avviare un apposito “Interpello tra tutto il personale”, per acquisire l’eventuale volontarietà di colleghi interessati alla movimentazione, in ragione di aspirazione d’ufficio e di impiego, dando piena valorizzazione a tale spinta motivazionale.

Il Vice Capo Vicario preso atto delle proposte formulate, nell’evidenziare che l’esiguità dei numeri dei colleghi interessati alla movimentazione è stata frutto dello sforzo fatto dall’Amministrazione per cercare di contenere al massimo le prevedibili situazioni di disagio, ha rappresentato la volontà di effettuare una attenta analisi dei contributi forniti per poi comunicarne gli esiti in una successiva riunione da effettuarsi nei prossimi giorni.

La Segreteria Nazionale

Il comunicato:

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