Lecce – Degrado dell’attuale sede della Questura – Comunicato Stampa
In occasione del dibattito “Giustizia e Sicurezza” organizzato a Lecce in data odierna dalla Cgil, nell’ambito della V edizione de “Le giornate del lavoro”, la Segreteria Provinciale della Uil Polizia, nella persona del Segretario Provinciale Generale Salvatore Annesi, ha consegnato nelle mani del Sig. Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, un dossier sullo stato di degrado dell’ attuale sede della Questura di Lecce, nel quale sono stati riassunti i vari fallimentari iter tecnico-burocratici che si sono susseguiti nell’ultimo decennio per l’individuazione e/o realizzazione di una nuova struttura, con puntuali report fotografici in cui è stato documentato il decadimento dei luoghi in cui sono costretti a lavorare i poliziotti del capoluogo salentino. La massima carica della Polizia di Stato si è da subito dimostrata sensibile ed interessata sull’annosa problematica tanto da avere positivamente accolto la nostra proposta di trascorrere al più presto una intera giornata all’interno dell’immobile di viale Otranto, al fine di meglio comprendere il quotidiano disagio dei poliziotti e delle poliziotte leccesi.
Di seguito riportiamo un estratto della prefazione al dossier in parola.
“Preg.mo Signor Capo della Polizia (….) vogliamo farle giungere la voce dei circa trecento colleghi che ci hanno dato la loro fiducia, affidandoci un ruolo molto delicato, quello di rappresentarle la gravissima difficoltà logistica e strutturale dello stabile della Questura di Lecce che da anni rasenta la fatiscenza pregiudicando, tra l’altro, anche il decoro di cui necessità una importante Istituzione qual’ è la Polizia di Stato. Abbiamo iniziato la nostra attività di denuncia in tempi non sospetti, già nell’ aprile del 2011 ovvero all’indomani della nascita della Uil Polizia, abbiamo da subito posto la nostra attenzione e fatto le dovute osservazioni sull’ avviso pubblico per la “ricerca di un immobile da destinare a sede della Questura e degli organismi della Polizia di Stato” diffuso dalla Prefettura di Lecce per conto del Ministero dell’Interno ed in tale contesto, avendo sentore delle lungaggini burocratiche e delle difficoltà economiche che si sarebbero rivelate di lì a poco, abbiamo sollecitato il raggiungimento di una conclusione della vicenda avanzando anche delle nuove potenziali soluzioni. Nonostante gli annunci dell’imminente inizio dei lavori del nuovo immobile che avrebbe ospitato la Questura di Lecce, (….) i Poliziotti leccesi hanno dovuto scontrarsi con la triste realtà ovvero che il tema “nuova sede” è stato solo uno spot propagandistico ad uso e consumo dei politici di turno, fu lo stesso Ministero dell’Interno a certificare in una lettera che “le risorse non c’erano e non ci sono”. (…) complice anche l’incertezza circa la sua futura destinazione, la situazione della attuale struttura è andata progressivamente peggiorando in quanto la Provincia di Lecce, ente proprietario dell’immobile, ne deliberò la vendita (…) L’ incuria facendo il suo corso ha da subito presentato il conto, dapprima con il crollo del controsoffitto del terzo piano dell’edificio, (…) a questo episodio sono seguiti almeno altri due crolli, questa volta al secondo piano dell’immobile e solo per una pura casualità in entrambi i casi non ci sono stati feriti tra i colleghi o tra i visitatori degli Uffici, in quanto anche se i cedimenti hanno interessato un corridoio ed un ufficio molto frequentati, per buona sorte i crolli sono avvenuti in ore notturne e questo è stato altamente determinante.
L’inadeguatezza lamentata è trasversale e riguarda molteplici aspetti, per tutti i colleghi svolgere le proprie mansioni in ambienti tanto inadatti ha il solo risultato di trasformare una giornata di lavoro da ordinaria in straordinaria, in quanto le difficoltà vengono triplicate, sia sufficiente pensare che vi sono più uffici in cui vi sono quattro/cinque postazioni di lavoro in un unico ambiente adatto ad ospitarne la metà, oppure osservare come si svolge un cambio turno delle volanti, tra soste di fortuna, slalom nel traffico con armi in bella vista e materiale vario al seguito.
La nostra rabbia e quella di tutti i colleghi monta quotidianamente anche perché ci sentiamo oltraggiati dall’atteggiamento delle Istituzioni. Da pochi giorni si è conclusa l’attività dell’ennesima Commissione nominata con l’intento di trovare una soluzione alla problematica in parola, detto comitato annoverava tra i suoi membri molte figure di rilievo istituzionale, tra cui l’ ex Procuratore della Repubblica di Lecce, un alto rappresentante del Comune di Lecce, un alto rappresentante dell’A.S.L. di Lecce, uno della Questura di Lecce ed uno dello stesso Ministero dell’ Interno. Nonostante precedentemente l’ allora Vice Ministro dell’ Interno On. Bubbico, in un incontro chiesto ed ottenuto dalla Uil Polizia, avesse rassicurato il nostro coinvolgimento in ogni futura attività volta alla ricerca di possibili soluzioni, non abbiamo mai polemizzato sulla mancata partecipazione o sulla mancata comunicazione dell’andamento dei lavori della commissione, per poi apprendere, dopo ben dodici sedute, che tutto il lavoro svolto dal comitato si è risolto in un nulla di fatto in quanto l’ Avvocatura dello Stato ha sancito che per la nuova sede della Questura di Lecce il bando di gara dovrà essere europeo.
Crediamo sia lecito domandarsi come mai si è ancora al punto di partenza dopo oltre dieci anni di commissioni, passaggi amministrativi, richieste di chiarimenti, carteggi vari, ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato! Perché tutte queste lungaggini e complicazioni burocratiche non sono state determinanti per situazioni simili ma in realtà territoriali diverse? Il più recente è il caso della sede del Tribunale di Bari, la cui soluzione avanza a vele spiegate e senza troppi impedimenti, l’espediente nel caso di specie è stato subito individuato: avviare un BANDO DI GARA con carattere d’ URGENZA.
Eccellenza questo stesso trattamento è ciò che meritano i Poliziotti e le Poliziotte leccesi, è questo che merita chi tutte le mattine, i pomeriggi, le notti indossa un’uniforme e lascia la propria famiglia per rischiare la propria incolumità nel solo scopo di portare alla comunità risultati encomiabili. Ricordo a me stesso che la Polizia di Stato nel Salento ha combattuto e vinto dure battaglie contro la 4° mafia, ovvero la S.C.U., ha affrontato e superato brillantemente le problematiche dell’immigrazione nel Canale d’Otranto, del contrabbando dei tabacchi e molte altre vicende a Lei certamente note, tutt’ oggi è in prima linea per garantire ciò che il Ministro dell’Interno ha definito “un interesse strategico per il nostro Paese” ovvero la realizzazione della T.A.P.-
In chiusura Le vorremmo evidenziare un ultimo paradosso, nonostante sia stato certificato dallo stesso Viminale che “gli immobili in questione non risultano più adeguati e funzionali alle attività istituzionali sia per le accresciute esigenze tecnico-operative della Questura sia per il puntuale rispetto delle normative sui luoghi di lavoro” attualmente il Ministero dell’ Interno, per fare vivere nell’odierna affannosa condizione i propri dipendenti, sostiene una spesa annua di circa 460mila euro, cui si deve aggiungere un considerevole impiego di risorse umane destinate alla vigilanza di ben quattro immobili (….)”.
Lecce, 14 settembre 2018
La Segreteria Provinciale UIL Polizia Lecce
Il Comunicato Stampa: Comunicato stampa Capo Polizia