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Manca condivisione articolato con Sindacati

Manca condivisione articolato con Sindacati

Il Governo verifichi con i rappresentanti del personale le inaccettabili bozze delle Amministrazioni

 

Insieme a tutte le altre sigle sindacali delle Forze di polizia ad ordinamento civile ed ai Cocer delle Forze di polizia ad ordinamento militare abbiamo partecipato ieri alla riunione del Forum sicurezza del Partito Democratico indetta dall’On. Emanuele Fiano per esplicitare le posizioni dei rappresentanti del personale sui testi dei decreti attuativi della riforma Madia che, in base alla delega conferita dal Parlamento al Governo, dovrebbero essere emanati entro agosto.

Durante la riunione abbiamo fatto presente che i testi non solo non ci sono stati sottoposti, nonostante fossero già stati certamente elaborati, tant’è che il Consiglio di Stato ha già licenziato il proprio parere in merito – parere che, peraltro, contiene forti riserve su specifici aspetti qualificanti – così come abbiamo precisato che, durante l’ultima riunione con il Dipartimento della pubblica sicurezza, siamo stati costretti ad abbandonare il tavolo per protesta per l’impostazione data alle linee guida – visto che ci veniva detto non esisteva un articolato – mentre i promessi dati completi ed esaurienti non ci sono mai pervenuti.

Se a questo si aggiunge che fonti anche altamente qualificate ci lasciano intendere senza troppi giri di parole che a giorni il Governo potrebbe presentare alle competenti commissioni parlamentari i decreti delegati – che noi non abbiamo mai visionato ma su cui si è appena espresso il Consiglio di Stato, che ha tra l’altro richiamato al rispetto della Legge che prevede l’utilizzo dei fondi destinati al riordino solo per i ruoli attualmente non direttivi e non dirigenti – appare evidente che le Amministrazioni potrebbero non aver tenuto in alcun conto le osservazioni decisamente contrarie espresse praticamente da tutte le rappresentanze del personale sulle linee guida indicate ed in maniera sospetta non accompagnate da alcun articolato.

Per ciò che attiene in particolare la Polizia di Stato, sul tavolo era emerso che sono rimasti del tutto irrisolti temi imprescindibili come l’effettivo miglioramento delle prospettive di progressione di carriera degli assistenti capo, dei sovrintendenti, degli ispettori e ruoli equiparati. Parimenti, non è stata riconosciuta la rivendicazione di rendere obbligatorio – per le future assunzioni di agenti – il possesso del diploma di scuola media secondaria superiore, funzionale a riconoscere funzioni di concetto (e non più esecutive, come accade già per il pubblico impiego) per i due ruoli di base,  riconoscendo altresì funzioni direttive agli ispettori e dirigenziali ai funzionari, qualificante per l’intera Polizia di Stato e condivisa anche dal Cocer della Guardia di Finanza.

Appreso che nessuna di queste tematiche è stata ancora portata all’attenzione del Governo, sembra potersi dedurre che le Amministrazioni possano aver lavorato in maniera autoreferenziale, senza spiegare con la dovuta chiarezza le nostre fortissime rimostranze all’Esecutivo sull’impostazione stessa del riordino, nell’intenzione di far varare provvedimenti che, se confermati nel modo appreso sul tavolo, mai e in nessun caso potrebbero venire da noi accettati.

Pertanto, le scriventi OO.SS. continueranno incessantemente la propria azione di tutela degli operatori di Polizia, con la stessa pervicacia che ha permesso lo stop all’applicazione al Comparto della riforma pensionistica Fornero, nonché per il conseguimento dello sblocco dei meccanismi di miglioramento retributivo, esercitando quel costante pressing nei confronti del Governo che ha già prodotto lo stanziamento di 360 milioni di euro che dovranno divenire strutturali – ma non sottratti per il riordino – e che, nelle more dell’attuazione del riordino, sono stati utilizzati, con modalità che abbiamo già censurato, quale bonus per l’erogazione degli 80 euro mensili netti.

È dunque urgente che il Governo effettui un’approfondita riflessione sulle modalità da adottare per giungere ad un riordino che risolva i problemi e non li aggravi ulteriormente: il Presidente del Forum PD si è pertanto impegnato ad incontrare in tempi brevissimi i vertici delle Amministrazioni portando poi i risultati degli incontri avuti all’attenzione del Governo ed a farci tempestivamente conoscere le determinazioni dell’Esecutivo.

 

 

 

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