Sindacato

Mobilità: centrato risultato per il 195mo corso

Mobilità: centrato risultato per il 195mo corso

Per novembre si accetteranno domande, per 196 e segg. insistiamo per modifica normativa

 

MINISTERO DELL’INTERNO

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA

DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

SERVIZIO SOVRINTENEDENTI, ASSISTENTI ED AGENTI

DIVISIONE 2^

CIRCOLARE TELEGRAFICA N. 333-D/9807                                                                           ROMA, 14 SETTEMBRE 2016

 

A TUTTI GLI UFFICI DELL’AMMINISTRAZIONE DELLA PUBBLICA SICUREZZA

DI SEGUITO E AD INTEGRAZIONE DELLA CIRCOLARE P.N. DATATA 08 AGOSTO 2016, SI COMUNICA CHE IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE DI TRASFERIMENTO E’ PROROGATO AL 17 SETTEMBRE P.V..

SI PRECISA CHE, ANCHE IL PERSONALE GIA’ FREQUENTATORE DEL 195° CORSO PER ALLIEVI AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO, QUALORA INTERESSATO, POTRA’ AVANZARE ISTANZA DI TRASFERIMENTO CHE SARA’ ISTRUITA SOLO AL CONSEGUIMENTO DELL’IDONEITA’ AL TERMINE DEL PERIODO DI PROVA PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE P.V. RESTANO FEREME TUTTE LE RESTANTI DISPOSIZIONI DELLA PRECEDENTE CIRCOLARE.

PER IL CAPO DELLA POLIZIA DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA GABRIELLI. (FIRMATO DIRETTORE CENTRALE MAZZA)

 

Il 12 agosto avevamo scritto:

 

Al    Sig. Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza

             Prefetto Franco Gabrielli

e, p.c.:

Al    Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza

Ufficio per l’amministrazione generale del Dipartimento

–  Sig. Direttore Ufficio per le relazioni sindacali

       Vice prefetto Tommaso Ricciardi

R o m a

 

Oggetto: mobilità durante Giubileo: secondo gli accordi gli agenti del 195° corso devono poter essere trasferiti con i movimenti di novembre 2016; va subito cambiato il dPR 355/1982.

–       Richiesta intervento urgentissimo.

Signor Capo della Polizia,

dopo le due analoghe richieste d’intervento – datate 29 ottobre 2015 e 5 gennaio 2016,  indirizzate all’Ufficio per le relazioni sindacali – che per pronto riferimento si allegano (allegati 1 e 2) alle quali, nonostante il costante e fattivo impegno di quest’ultimo, non ci è però pervenuta alcuna risposta, ci vediamo costretti ad interessare direttamente di questa materia la sua persona.

In gioco non c’è solo la sia pur delicatissima materia della mobilità del personale, che ha un’incidenza determinante sulla qualità della vita del personale e sulla quale Le chiediamo sin d’ora di voler disporre per il prossimo mese di settembre un incontro urgentissimo con le organizzazioni sindacali, ma anche il reciproco affidamento che deve esserci tra ogni Amministrazione dello Stato ed i suoi dipendenti, da realizzarsi anche attraverso i loro rappresentanti.

Riteniamo infatti assolutamente incomprensibile che impegni formali assunti sui tavoli di confronto da prefetti della Repubblica nei confronti dei Sindacati – e quindi degli appartenenti alla Polizia di Stato – vengano poi disattesi, così come poi vengono altresì disapplicate Leggi dello Stato, contribuendo così all’inevitabile insorgere di conflittualità – che fatalmente nuocciono al clima che si respira in uffici, reparti ed istituti d’istruzione – al sol fine di ottenere il rispetto degli accordi nonché di disposizioni normative proprio da chi è preposto a farle rispettare.

Parafrasandoci da soli rammentiamo ancora una volta che – l’anno scorso ormai – codesto Dipartimento convocò le organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato per comunicare la sua intenzione di derogare ai limiti di anzianità di servizio in sede imposti dalla legge per la mobilità a domanda – art. 55, co. 1, d.P.R. 24 aprile 1982, n. 335 – al fine di inviare a Roma importanti aliquote di personale già in servizio per le esigenze connesse alla celebrazione del Giubileo della Misericordia, a tal fine riaprendo altresì i termini per la presentazione delle domande.

Noi accettammo, ma a condizione che le descritte deroga ai limiti e riapertura dei termini riguardassero non solo la provincia di Roma, ma tutto il territorio nazionale e che si protraessero per tutta la durata del Giubileo, in vista della modifica di una norma divenuta ormai anacronistica, la cui opportunità gli autorevolissimi rappresentanti del Dipartimento presenti sembrarono condividere.

Oltre che con le note citate, anche in tutte le riunioni in cui era presente la Direzione centrale per le risorse umane abbiamo sempre sollecitato l’urgente emanazione di una circolare esplicativa che chiarisse a tutti gli uffici dell’Amministrazione della pubblica sicurezza che la disposizione manterrà la sua validità fino al 20 novembre prossimo – cioè per tutta la durata del Giubileo – e che essa consente a tutto il personale di presentare domanda di trasferimento per tutte le sedi di servizio e di poter ottenere tale movimentazione fin dal primo giorno di immissione in servizio.

Giova a tal proposito trascrivere qui, sempre per pronto riferimento, l’art. 6-bis, co. 5, d.P.R. 24 aprile 1982, n. 335: «Al termine del periodo di applicazione pratica, gli agenti in prova conseguono la nomina ad agente di polizia, tenuto conto della relazione favorevole del funzionario responsabile del reparto o dell’ufficio presso cui sono applicati. Essi prestano giuramento e sono immessi nel ruolo secondo la graduatoria finale degli esami»; a mente del fatto che gli agenti attuali in prova del 195° corso saranno immessi in ruolo il 1° ottobre prossimo, appare utile trascrivere altresì l’art. 7, co. 3, decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185: «Per le contingenti esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica connesse all’imminente svolgimento del Giubileo straordinario della Misericordia, in deroga a quanto previsto dall’articolo 55, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335 … i trasferimenti del personale del ruolo assistenti e agenti della Polizia di Stato possono essere disposti, a domanda, anche se il dipendente non abbia maturato il requisito della permanenza, ininterrottamente per quattro anni, nella stessa sede di servizio».

Impossibile revocarsi in dubbio che la data che assume rilievo ai fini del combinato disposto delle due norme di rango primario testé trascritte non è, dunque, quella in cui viene presentata la domanda di trasferimento, bensì quella – ovviamente posteriore – in cui il trasferimento verrà disposto: da tempo è di dominio pubblico che codesto Dipartimento intende collocare la data in cui i movimenti verranno disposti nell’ambito del prossimo di novembre, poiché il giorno 3 di quel mese gli allievi che in atto stanno frequentando il 196° corso di formazione iniziale verranno assegnati ad uffici, reparti ed istituti di istruziuone; orbene, ferma restando ogni diversa decorrenza che venisse ritenuta opportuna, sarebbe sufficiente che il dispositivo relativo ai prossimi trasferimenti a domanda del personale appartenente al ruolo degli assistenti ed agenti della Polizia di Stato venisse sottoscritto prima del 20 novembre 2016: ciò darebbe la gli agenti del 195° corso, che oggi sono in prova ma a quella data saranno divenuti da tempo effettivi, la possibilità di essere trasferiti.

Sul punto ci vengono riferite perplessità relative alla loro attuale veste di “frequentatori” ma, ribadendo che normativamente assume rilievo solo la veste rivestita alla data di disposizione del trasferimento e non in quella in cui esso viene richiesto, anche questa differenza di vedute sarebbe molto agevolmente superabile mediante una riapertura dei termini – fino ai primi di ottobre – per la presentazione delle domande, eventualmente riservata solo ai frequentatori del 195° corso in parola.

A tal proposito ricordiamo che abbiamo da tempo e ripetutamente sollecitato l’emanazione di disposizioni chiarificatrici che sgombrassero il campo in maniera definitiva da equivoci e da interpretazioni estemporanee, anche perché dopo il trascritto comma 3, art. 7 del citato decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185:  c’è anche il comma 4: «Con provvedimento del Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza sono definite le modalità attuative del comma 3»;  inspiegabilmente detto provvedimento non ci risulta emanato, né direttamente, né per delega.

Ci sia concesso di affermare – sommessamente – che, qualora codesto Dipartimento aderisse alle suesposte proposte, risulterebbe evidente a tutti come esso abbia pienamente tenuto fede all’impegno assunto con le organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato, che si sono rese garanti di tale impegno nei confronti di questi ragazzi che in questi ultimi mesi hanno avuto i primi contatti operativi con codesta Amministrazione e con essa stanno instaurando, proprio in queste settimane, il giusto rapporto fiduciario reciproco.

A giovarsi di ciò ci sarebbero non solo detti diretti interessati, ma anche coloro i quali essi andrebbero a dare il cosiddetto “cambio” ed, in primis, proprio l’Amministrazione della pubblica sicurezza, che potrebbe disporre di personale da inviare nelle svariate sedi “aperte”, verso le quali – cioè – non vengono presentate istanze in numero sufficiente per coprire i vuoti in organico, su base volontaria anziché d’autorità al termine del corso di formazione iniziale, con tutti i vantaggi che ciò comporta sul benessere del personale e, di conseguenza, sulla qualità del servizio reso.

Siamo perfettamente consapevoli dell’ulteriore sforzo che ciò potrebbe richiedere per il Servizio sovrintendenti, assistenti ed agenti della Direzione centrale per le risorse umane, già oberata dalle incombenze derivanti dal concomitante svolgimento del 26° corso sovrintendenti, ma oggi riteniamo di fondamentale importanza rendere il più evidente possibile a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato che, quando raggiunge un’intesa con i Sindacati l’Amministrazione, nell’interesse del personale fa di tutto per rispettarla, costi quel che costi.

Per ultimo, ma non ultimo: nell’incontro di settembre codesto Dipartimento, oltre ad affrontare le altre annose questioni che attengono la mobilità, dovrà altresì formalizzare la propria posizione – a quella data l’attesa per questo solo aspetto avrà compiuto  un anno esatto – sul limite minimo di quattro anni per poter essere trasferiti a domanda, che per noi è superato e lega le mani all’Amministrazione prima ancora che danneggiare i poliziotti, a cominciare da quelli del 196° corso, ma anche quelli dei corsi futuri nonché tutti gli altri che da tempo aspettano il “cambio”.

Codesto Dipartimento e la sua persona ci hanno infatti nel tempo dimostrato che, quando c’è la convinzione della bontà di una proposta, soprattutto se questa non comporta oneri finanziari e produce oggettivi benefici, sono in grado di portarla all’attenzione delle Istituzioni competenti con l’efficienza e l’efficacia necessarie per ottenere risultati rapidi ed ottimali.

Con la più viva cordialità.

            Roma, 12 agosto 2016

Il Segretario generale

Oronzo Cosi

 

Il giorno 24 agosto il Dipartimento della pubblica sicurezza risponde alla Uil Polizia

 

MINISTERO DELL’INTERNO

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA

SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO

UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI

 

 

555/RS/01/78/1/003410                                                                                                                             Roma, 24 AGO 2016

 

 

 

OGGETTO: Abolizione del requisito dei quattro anni per le istanze di trasferimento.

 

 

 

ALLA SEGRETERIA NAZIONALE FEDERAZIONE UIL POLIZIA (UIL POLIZIA – M.P. – P.N.F.D.)            = ROMA =

 

 

 

Con riferimento alla nota dello scorso 12 agosto concernente la tematica di cui in oggetto, la Direzione Centrale per le Risorse Umane, interessata al riguardo, ha fornito i seguenti elementi conoscitivi.

Nello specifico, il D.L. 25 novembre 2015, n. 185, convertito con modificazioni nella legge 22 gennaio 2016, n. 9, recante “Misure urgenti per il presidio del territorio in occasione del Giubileo” stabilisce, fra l’altro, all’art. 7, una deroga alle disposizioni dell’art 55 del D.P.R. 335/82, “… per le contingenti esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, connesse all’imminente svolgimento del Giubileo straordinario della Misericordia”.

La norma, con efficacia corrispondente al periodo giubilare, è scaturita da una serie di incontri con le OO.SS., tenutisi nel mese di ottobre 2015, volti a consentire la copertura, con i trasferimenti a domanda, in particolare, delle esigenze straordinarie della sede di Roma, per la quale, nella vigenza del limite dei quattro anni, mancavano domande sufficienti.

Rientreranno nel descritto sistema derogatorio, che per il termine dell’anno giubilare avrà scadenza nel mese di novembre, anche i movimenti degli Assistenti e Agenti programmati per il prossimo autunno.

In occasione dei predetti incontri con le OO. SS., le parti convennero sulla necessità di rivedere, anche in via definitiva, la disposizione dell’art. 55 del D.P.R. 335/82, valutato desueto e non più rispondente alle attuali esigenze dell’Amministrazione. La Direzione Centrale, a tal proposito, a decorrere dal mese di settembre p.v, ha intenzione di attivare tavoli di confronto con le Organizzazioni Sindacali incentrati sulla mobilità, del personale appartenente ai ruoli dei Sovrintendenti, Assistenti e Agenti nel suo complesso, nel corso dei quali potrebbe essere affrontata anche la questione relativa all’imminente ripristino delle disposizioni contenute nel suddetto art. 55 o ad una eventuale previsione di modifica del medesimo.

 

 

 

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