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Nuove Piante Organiche Questure e Commissariati – Stop Chiusura Presidi – Correttivi Riordino – Coda Contrattuale

Nuove Piante Organiche Questure e Commissariati – Stop Chiusura Presidi – Correttivi Riordino – Coda Contrattuale

Report Incontro con il Sottosegretario Nicola Molteni del 27 Settembre 2018.

Nicola Molteni Silvio RiccardiStamattina la F. Uil Polizia ha incontrato, unitamente alle altre OO.SS. della Polizia di Stato il Sottosegretario di Stato Nicola Molteni ed una delegazione del Dipartimento guidata dal Capo della Polizia Franco Gabrielli.

Preliminarmente, con parole sincere ed appassionate, il Sottosegretario ha inteso testimoniare l’apprezzamento e la gratitudine del Governo per il quotidiano impegno, per lo spirito di servizio per il sacrificio e per la grande professionalità con cui i poliziotti italiani svolgono la loro fondamentale opera per la sicurezza del Paese e delle Istituzioni Democratiche.

Anche in questa sede abbiamo registrato l’impulso positivo e l’attenzione concreta del Governo verso i temi della sicurezza del Paese e le aspettative delle donne e degli uomini della Polizia di Stato con un’azione sinergica con il Capo della Polizia ed il Dipartimento.

Abbiamo testimoniato al Sottosegretario ed al Capo della Polizia il nostro compiacimento per la rinnovata sensibilità dimostrata da entrambi, nei rispettivi profili istituzionali,  nel riconoscere il ruolo fondamentale rappresentato dalla condivisione ed il confronto con le Organizzazioni Sindacali per i temi della Sicurezza.

PIANTE ORGANICHE: SI PARTE DALLA RIDETERMINAZIONE DI QUESTURE E COMMISSARIATI – STOP ALLE CHIUSURE DEI PRESIDI SUL TERRITORIO.

E’ Stata illustrato il lavoro di ridefinizione degli organici che, grazie alle politiche assunzionali promosse dal Governo, porterà a breve la Polizia di Stato in linea con le previsioni della legge Madia ovvero alle 116.000 unità.

Tale ripensamento delle Piante Organiche inizierà dalle Questure e dai Commissariati i quali svolgono funzioni primarie per la sicurezza dei cittadini sui territorio.

Le piante organiche, ferme al 1989, come abbiamo ripetutamente segnalato in questi anni, non sono commisurate alle reali esigenze soprattutto di centri urbani e città metropolitane che in quasi 30 anni hanno mutato radicalmente natura con criticità ed esigenze sul piano della sicurezza.

Il progetto di ristrutturazione verrà sottoposto a breve alle Organizzazioni Sindacali nel dettaglio e terrà conto dei mutamenti e delle esigenze dei territorio tenendo conto della popolazione in termini numerici ponderata con le specifiche esigenze e criticità dei centri urbani in cui insistono le Questure ed i Commissariati.

Abbiamo ricevuto ampie assicurazioni circa lo stop ad ogni ipotesi di chiusura di presidi delle specialità e delle Questure sul territorio nazionale e di una successiva ridefinizione anche degli organici delle Specialità.

Apprezziamo la rigorosa analisi svolta dal dipartimento, l’approccio su basi scientifiche al progetto, la trasparenza oltre al merito del provvedimento di cui attendiamo la stesura definitiva per formulare i nostri contributi.

CORRETTIVI RIORDINO – DOPO I PARERI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI E DEL CONSIGLIO DI STATO, IL PROVVEDIMENTO AL PROSSIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI IN LINEA CON QUANTO LA F.UIL POLIZIA HA RICHIESTO AL GOVERNO ED AL PARLAMENTO.

L’Atto Governo 35, contenente gli interventi correttivi alla legge di Riordino delle Carriere, sarà discusso al prossimo Consiglio dei Ministri per il varo definitivo.

Questo provvedimento che pur non esaustivo dei molti interventi organici e strutturali necessari a rendere realmente equo e funzionale il Riordino delle Carriere, contiene correzioni necessarie all’attuale impianto della norma a beneficio dei colleghi e della funzionalità del sistema sicurezza.

Abbiamo rivendicato in ogni sede, in splendida solitudine, l’esigenza di emanare questo provvedimento ed esercitare la delega prevista dalla Legge Madia prima della sua scadenza fissata alla fine di ottobre,   mentre altri demagogicamente in maniera miope affermavano di dover rimandare ogni intervento ad un nuovo riordino delle carriere.

Pur segnalando tutte le varie disfunzioni di questo riordino, prendendo atto con favore della volontà del Governo di intervenire nuovamente sulle Carriere del Comparto Sicurezza, gli interventi correttivi pur parziali e minimi di questo provvedimento, sono positivi, utili ed attesi dai colleghi e siamo lieti che il Governo abbia recepito l’esigenza di questi interventi che dovrebbero riguardare (usiamo il condizionale in attesa del testo definitivo)  ad esempio:

  • correzione della data di inquadramento al primo gennaio 2017 dei Sovrintendenti dell’annualità 2007,
  • riduzione nella fase transitoria rispettivamente ad un mese del corso di formazione per Vice Sovrintendente e a tre mesi del corso di formazione da Vice Ispettore, nonché la previsione di più cicli formativi per il corso di formazione del concorso da 2842 Vice Ispettori, con il riconoscimento per tutti della medesima decorrenza giuridica ed economica riconosciuta al primo ciclo.
  • l’ampiamento da 1000 a 1500 posti per il concorso da Vice Ispettore riservato ai Sovrintendenti Capo che al 31 dicembre 2016 avevano almeno due anni di anzianità nella qualifica, che dovrebbe essere pubblicato entro il 30 giugno 2019. Ciò  dovrebbe consentire la salvaguardia dei colleghi già frequentatori del XV, XVI e XVII corso che dovessero essere esclusi o scavalcati nel primo concorso interno, a causa di disfunzioni delle procedure concorsuali, garantendo  l’opportunità a questi colleghi di accedere al ruolo degli Ispettori.
  • previsione di una riserva del 15% dei posti per il concorso da Vice Commissario per gli Agenti ed i Sovrintendenti, e del 5% dei posti per gli Ispettori già frequentatori del VII e VIII corso in possesso della laurea triennale. Al riguardo abbiamo chiesto un ampliamento della riserva rispettivamente al 20% ed al 10% nella sola fase transitoria lasciando a regime il 20%.
  • Incremento dei posti da Vice Commissario del ruolo ad esaurimento, che dovrà essere bandito entro il prossimo 30 marzo 2019, con aumento dei 300 di ulteriori 136 posti,
  • l’attribuzione della qualifica di autorità di P.S. anche ai Commissari Capo che dovessero assumere la direzione interinale dei Commissariati distaccati;
  • La corretta determinazione dell’ordine di iscrizione a ruolo a seguito degli avanzamenti tenendo conto della anzianità posseduta, una corretta indicazione  delle decorrenze dei Vice Ispettori del IX e X Corso per evitare scavalcamenti con i vincitori dei concorsi interni previsti dal Riordino delle Carriere.
  • anticipo dell’inizio del periodo applicativo a marzo del 2019 per i frequentatori del 107° corso di formazione dei Commissari, con assegnazione degli stessi nelle sedi presso cui poi rimarrebbero come effettivi nel momento di conclusione del periodo formativo;
  • riduzione a sei mesi dai dodici oggi previsti del corso di formazione per i vincitori del concorso a Medico della Polizia di Stato
  • rideterminazione in non più di un mese del corso di formazione dirigenziale riservato ai Vice Questori Aggiunti promossi alla qualifica di Vice Questore, con previsione che coloro che hanno già frequentato i vecchi corsi di aggiornamento alle funzioni dirigenziali non dovranno ripeterlo;
  • adeguamento della dotazione organica del personale dei ruoli tecnici, con la previsione di ulteriori 400 posti nel ruolo degli ispettori tecnici, che dovrebbero essere destinati alla  carriera dei sovrintendenti tecnici in possesso della laurea in scienze infermieristiche;
  • un concorso per il transito ai ruoli della Banda Musicale di otto orchestrali, riservato agli interni del ruolo ordinario, in possesso dei prescritti titoli di studio;

Franco Gabrielli Silvio RiccardiAbbiamo preso atto con soddisfazione di quanto poi ha assicurato il  Sottosegretario ovvero dell’impegno del Governo a reperire le risorse necessarie nella prossima legge finanziaria ed individuare uno strumento legislativo idoneo a intervenire nuovamente sulle carriere della Polizia di Stato e di tutto il Comparto per sanare disequilibri e le disfunzioni di un provvedimento e elevata complessità. Impegno peraltro recepito nel Contratto di Governo.

Faremo senz’altro la nostra parte in questo processo rilanciando la nostra piattaforma rivendicativa e le nostre proposte di intervento sulle carriere in grado di conferire equità, riconoscimento delle anzianità possedute, maggiore razionalità del sistema delle nostre carriere e soprattutto recupero delle posizioni di carenza di ruoli e qualifiche intermedie rispetto ai valori proporzionali delle altre Forze di Polizia che, a causa della stasi dell’attività concorsuale, abbiamo patito in questi anni.

CODA CONTRATTUALE

Abbiamo rilanciato l’esigenza di riprendere quanto prima i lavoro per la definizione della parte giuridica del Contratto di Lavoro che riguarda aspetti che attengono alla qualità del lavoro e della vita dei Poliziotti quali Orario di Servizio, norma in materia di assistenza ai disabili, mobilità, diritto alla genitorialità, malattie professionali e molto altro.

Abbiamo ricordato che sono disponibili i 150.000.000 di euro stanziati con DPCM che potrebbero essere impiegati per ritoccare indennità ferme da anni e individuare una concreta incentivazione per chi svolge i delicati e gravosi compiti di controllo del territorio e per i pattuglianti in genere.

Pur sottolineando gli aspetti positivi del recenti decreto sicurezza, non ultima la previsione di stanziamento di fondi per liquidare le ore di straordinario eccedente ancora non pagate, abbiamo sottolineato come sia necessario incentivare e rilanciare il settore del controllo del territorio. La sicurezza è per noi un servizio quindi un bene per i cittadini che deve essere redistribuita principalmente attraverso la presenza capillare della Polizia di Stato sul territorio per contrastare la criminalità diffusa ed i tanti comportamenti antisociali che si registrano sul territorio e che inducono una percezione di insicurezza e di paura nei cittadini.

TASER

I Risultati della sperimentazione in corso sono estremamente positivi ed il Sottosegretario ha annunciato ogni sforzo per garantire al più presto dotazioni e percorsi di formazione che consentano l’utilizzo di tale strumento di prevenzione di atti violenti su tutto il territorio nazionale.

Abbiamo segnalato la necessità di emanare inoltre quanto prima dei protocolli generali di intervento per l’attività di polizia in genere  quanto mai puntuali per l’attività di Polizia che consentano di prevenire e ridurre al minimo i rischi per l’incolumità personale degli operatori di polizia in genere prima di tutto (registriamo ormai centinaia di colleghi feriti ogni anno in servizio a seguito di atti di violenza), ma anche di evitare che nel compiere il loro dovere possano incorrere in censure di carattere penale o disciplinare.

 

 

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