Promozioni per merito straordinario – Effetti della Sentenza 224 del 2020 della Corte Costituzionale – Sollecito avvio ricostruzione di carriera

Lettera all’Ufficio per le Relazioni Sindacali

Come è noto, in data 8 aprile u.s., l’Amministrazione convocava le Organizzazioni Sindacali per definire l’applicabilità degli effetti previsti dalla sentenza della Corte Costituzionale n° 224 del 7 ottobre 2020, riferita ai promossi per merito straordinario. Nel corso dell’incontro, presieduto dal Direttore Centrale per gli Affari Giuridici e le Politiche del Personale Prefetto Giuseppe SCANDONE, ci veniva assicurato che nel mese di maggio si sarebbe dato corso all’applicazione per gli aventi diritto, secondo il principio più favorevole per i colleghi, tenendo conto della data di promozione al grado retrodatando la decorrenza alle annualità corrispondenti alle vacanze in cui è maturata la promozione, con la conseguente precedenza nel ruolino. Inoltre, nell’occasione, il Prefetto SCANDONE riferì che avrebbe inviato, da subito, una richiesta al Consiglio di Stato per avere la piena disponibilità di agire, sia per quanto riguarda le decorrenze giuridica ed economica ed in più la possibilità di far partecipare i promossi per merito ai concorsi interni per Vice Ispettore.

Va da sé che siamo ben oltre il mese di maggio ed ancora non vi è nulla di concreto rispetto a quanto stabilito in occasione della riunione. A tal proposito il SILP CGIL, preso atto del ritardo accumulato e del mancato avvio del processo di ricostruzione di carriera, in assenza di risposte concrete rispetto agli impegni assunti dall’Amministrazione, sollecita ed invita a fornire notizie certe e concrete rispetto a quanto promesso.

Purtroppo, come spesso accade, quando gli impegni assunti non trovano applicazione nei tempi e nei modi stabiliti, si lascia tutto al libero arbitrio di cui ciascuno si rende interprete, sbagliando, di soluzioni imminenti che spesso non trovano riscontro. Cosa questa che genera tra il personale interessato, e non solo, enorme confusione ma anche frustrazione e indignazione.

Il SILP CGIL, pur consapevole delle difficoltà che possono sorgere rispetto alla risoluzione del problema, atteso il tempo trascorso, non può più tollerare ulteriori ritardi nell’applicazione del diritto costituzionalmente e giuridicamente stabilito per i promossi per merito straordinario.

Il SILP CGIL ritiene che l’assordante silenzio dell’Amministrazione sulla vicenda dei promossi per merito straordinario, che solo grazie alla nostra determinazione nel tempo, ha portato all’epilogo della sentenza della Corte Costituzionale, debba assolutamente trovare voce e soluzione immediata.

Infine, nel caso in cui non venisse tempestivamente definita la procedura di riconoscimento del diritto, si chiede l’immediata convocazione di un tavolo di confronto.

La lettera:

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