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Sorveglianza sanitaria prevenzione rischi salute

Sorveglianza sanitaria prevenzione rischi salute

Tracciato il punto delle situazione in ordine agli aspetti applicativi del decreto del 2 gennaio

 

Come previsto ed anticipato si è tenuta oggi la riunione convocata dal Sig. Capo della Polizia per tracciare il punto della situazione in ordine agli aspetti applicativi del decreto emanato il 2 gennaio scorso in materia di sorveglianza sanitaria per il personale della Polizia di Stato e prevenzione dei rischi per la sua salute.

La discussione è stata ampia, articolata e proficua per cui, al termine, il prefetto Gabrielli ha annunciato per domani l’emanazione di una nota che, per il tempo strettamente necessario ad effettuare gli approfondimenti suggeriti oggi dalle organizzazioni sindacali, l’attivazione della sorveglianza sanitaria sarà sospesa.

Per quanto ci riguarda siamo tornati a soffermarci sulla necessità di evitare ogni forma di legame gerarchico anche apparente tra i dirigenti ed i sanitari della Polizia di Stato se si vuole far sì che i poliziotti si rivolgano a questi ultimi con la necessaria fiducia e non percepiscano negativamente l’attività di sorveglianza.

In aggiunta a ciò abbiamo nuovamente chiesto l’istituzione di un ruolo amministrativo ove far confluire tutto il personale che non risultasse pienamente idoneo all’impiego nell’attività di polizia e che le linee guida prevedano un’elencazione precisa delle patologie che si rischiano espletandola.

Proprio in questo contesto abbiamo evidenziato come il medico competente possa prescrivere tutta una serie di esenzioni oltre a dichiarare l’idoneità o non idoneità e, su questo punto, abbiamo chiesto di emanare disposizioni chiare sul rapporto che c’è tra il suo giudizio e quello delle CMO, che per noi dovrebbero essere composte solo da sanitari della Polizia di Stato.

Un puntuale approfondimento lo abbiamo chiesto anche sul diverso rapporto riscontrato in generale nel corso degli ultimi lustri tra i riconoscimenti ed i non riconoscimenti della dipendenza di patologie da causa di servizio e che si riscontra oggi tra gli appartenenti alla Polizia di Stato e chi fa parte delle altre Forze di polizia, soprattutto quelle ad ordinamento militare.

La modifica legislativa necessaria all’istituzione del ruolo amministrativo potrebbe essere inserita nel testo finale del riordino, dove abbiamo proposto di inserire una norma che salvaguardi il posto di lavoro, oltre che a chi perde l’idoneità per motivi clinici, anche a chi perde l’attitudine al servizio di polizia.

La riunione si è aggiornata ad uno o più nuovi incontri nel corso dei quali proseguirà il confronto sugli argomenti da approfondire e sulle determinazioni che verranno con sequenzialmente adottate.

 

Roma, 27 febbraio 2017

 

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