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UIL Polizia Lecce: Operazione Mercurio Eye Insurance – osservazioni e criticità

UIL Polizia Lecce: Operazione Mercurio Eye Insurance – osservazioni e criticità

 

O G G E T T O: Operazione Mercurio Eye Insurance – osservazioni.

 

MINISTERO DELL’INTERNO

DIPARTIMENTO DELLA P.S.

Ufficio Relazioni con le OO.SS.

Egregio Direttore,

Mi pregio di sottoporre alla sua attenzione, in allegato alla presente,  una nota inviataci da un nostro quadro sindacale della provincia di Lecce ove sono esposte valutazioni ed osservazioni secondo noi costruttive e pertinenti sulla recente operazione Mercurio Eye Insurance e sullo stato di impelementazione dei nuovi supporti tecnici e di comunicazione in dotazione alle unità operative della Polizia di Stato.

Ritengo utile e di sicuro interesse per il Dipartimento valutare i feed back dei colleghi sull’utilizzo di tali dispositivi e la segnalazione delle criticità esistenti,  per consentire l’elaborazione e la modulazione di eventuali interventi per migliorarne la fruibilità ed accrescere l’efficacia dell’azione della Polizia di Stato nel controllo del territorio per accrescere la sicurezza dei cittadini.

Colgo l’occasione per salutarLa cordialmente.

Oronzo Cosi


 

Risposta del Segretario Provinciale UIL Polizia Lecce

 

Caro Segretario,

ti scrivo queste poche righe dopo avere letto con grande piacere ed attenzione, i vari articoli stampa sull’ operazione “Mercurio Eye Insurance”,. condotta la scorsa settimana sull’intero territorio nazionale dalla Polizia di Stato.

L’attività messa in campo dalla Direzione Centrale Anticrimine unitamente alla Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato ha portato eccellenti risultati, in quanto ha fatto emergere un dato preoccupante ovvero che su un campione di circa 400mila veicoli controllati, un’ auto su 165 circola sulle strade italiane senza la copertura assicurativa e che il 40% dei contravventori ha dei precedenti di Polizia. Io non sono un analista e nemmeno un sociologo infatti il dato che più ha attirato la mia attenzione è che questo risultato è stato possibile grazie all’impiego di oltre 4.000 equipaggi appartenenti per lo più ai Reparti Prevenzione Crimine ed alla Polizia Stradale, il che si traduce con il lavoro di oltre 8.000 Poliziotti e Poliziotte che ancora una volta hanno messo in campo il massimo impegno per consentire il massimo  risultato possibile.

Osservo il tutto sulla base della mia personale esperienza in quanto rientro tra gli 8.000 agenti impiegati per l’operazione in parola e sono profondamente colpito dall’ abnegazione messa in campo dai colleghi nel fare fronte ad oggettive difficoltà come ad esempio l’insufficienza di veicoli dotati del sistema Mercurio, dispositivo fondamentale per la riuscita dei controlli. Infatti detto sistema informatico è un ottimo strumento di lavoro che i colleghi negli anni hanno apprezzato ed imparato ad utilizzare appieno,  il problema sorge dal fatto  che molti dei veicoli dotati di tale apparato sono giunti al termine della loro efficacia e quindi dichiarati “fuori uso” dai competenti Uffici, i quali  hanno provveduto ad assegnare nuove vetture senza la possibilità di  trasbordare il “Sistema Mercurio” dalle vecchie macchine a quelle di nuova assegnazione.

Tutto ciò mi ha riportato alla mente la presentazione del Piano di Governance che il Prefetto Vittorio Rizzi ha tenuto lo scorso mese di giugno, con il quale  ha illustrato l’attività e le progettualità della Direzione Centrale Anticrimine. Ho molto apprezzato sia l’iniziativa del Prefetto che la progettualità proposta ma da subito ho avvertito la sensazione di un doppio binario tra le idee proposte e la realtà operativa, in cui mezzi e soprattutto uomini ad oggi non sono proporzionali ai modelli che si intendono perseguire. Basti pensare alle difficoltà che hanno le zone TLC nel reperire idonei apparati radio da installare sui nuovi mezzi, questo perché non sono stati fatti nuovi acquisti in previsione dell’utilizzo del sistema “Tetra”. Nel frattempo la maggior parte delle Questure è impossibilitata ad utilizzare il “cripto” per le comunicazioni e qualche veicolo è fermo ai box in attesa di un apparato da recuperare da qualche mezzo non utilizzabile.

Non sono un disfattista, al contrario ti scrivo questa lettera proprio perché ritengo necessario che ci sia una voce che faccia giungere alla “testa” le difficoltà del resto del “corpo”,  ritengo necessario che si raggiungano i traguardi prefissati, soprattutto perché i cittadini italiani hanno il diritto a fare affidamento su una Polizia più moderna ed efficiente che non può e non deve solo contare sulla buona volontà di quei  Poliziotti che per supplire alla mancanza del sistema Mercurio hanno dovuto effettuare i controlli con un’applicazione scaricata sul proprio smartphone.

Ti ringrazio per l’ attenzione, un fraterno abbraccio.

Mirko BRAY

 

 

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