Avvenimenti

SCARCERATO DOPO 36 ORE L’AUTORE DELL’ACCOLTELLAMENTO AI DANNI DI UN POLIZIOTTO – Dichiarazioni di Oronzo Cosi

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE ORONZO COSI

 

Ciò che è accaduto a Milano ieri è l’emblema della compressione significativa da parte delle Forze dell’Ordine della possibilità di adottare dei provvedimenti di arresto in flagranza anche in presenza di gravi reati e di impedirne la reiterazione attraverso provvedimenti cautelari.

Una serie di provvedimenti legislativi e soprattutto di pronunce giurisdizionali come quella di cui parliamo adottata dal GIP di Milano Dr.ssa Maria Vicedomini, risultano incoerenti con un modello di sicurezza che deve essere basato su un concetto globale a cui tutte le istituzioni dello Stato devono concorrere.

Probabilmente alcuni magistrati come il GIP di Milano fondano le loro pronunce su principi che hanno una loro nobiltà, anche se a tratti sembrano trascendere anche elementi logici, ma è necessario confrontarsi anche con il principio di realtà e con il dovere che lo Stato ha di proteggere i cittadini, assicurare alla giustizia i delinquenti e tutelare concretamente gli operatori di polizia.

Come operatori di polizia noi applichiamo e rispettiamo la legge ma come Organizzazione Sindacale di profilo riformista, faremo ogni sforzo per rimettere questi temi al centro del dibattito politico nazionale; se la legge della strada prevale sulla legge dello Stato non c’è sicurezza, non c’è libertà, non c’è cittadinanza.

Solo grazie all’impegno dei vertici della Questura di Milano, a cui esprimo gratitudine ed apprezzamento, non si è determinato il pericoloso effetto dei rimettere in circolazione un pericoloso delinquente autore di un atto, quale accoltellare deliberatamente un poliziotto, di una efferratezza fuori dal comune.

Il criminale dopo la sua scarcerazione è stato infatti, immediatamente fermato ed espulso grazie alla determinazione del titolare della Questura Milanese eliminando il concreto ed attuale pericolo che lo stesso potesse nuovamente reiterare gravi condotte delittuose.

Gli sforzi che compiamo per affermare il concetto della legalità quotidiana vengono puntualmente vanificati se non si riesce a legarli ad una quotidiana affermazione di giustizia. Solo in questo modo si realizzerà una concreta percezione di sicurezza tra i cittadini. Riteniamo che sia opportuno riflettere sul fatto che la terzietà del giudice non può significare essere indifferente a ciò che certe questioni significano per il cittadino e per le forze dell’ordine in una sorta di autoreferenzialità, senza che si guardi al risultato, che invece è e resta la cosa più importante.

Roma, 20 Luglio 2017​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​

Oronzo Cosi

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio